
Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Jo&Marlene

SHANGHAI EXPRESS (Shanghai Express, 1932)
REGIA: Josef von Sternberg
SOGGETTO: Harry Hervey
SCENEGGIATURA: Jules Furthman
FOTOGRAFIA: Lee Garmes
MUSICHE: W. Frank Harling
PRODUZIONE: Paramount
INTERPRETI: Marlene Dietrich, Clive Brook, Anna May Wong, Warner Oland
ORIGINE: USA; DURATA: 80’
Primi anni Trenta: in una Cina percorsa da bande di ribelli in lotta contro le truppe governative, si imbarcano a Pechino, sul treno per Shanghai, dei pittoreschi personaggi occidentali. Fra questi, all’insaputa l’una dell’altro, Shanghai Lily (Dietrich), una prostituta di alto bordo e il capitano medico Harvey (Brook), i quali erano stati innamorati cinque anni prima.
La “messa a morte” della Dietrich nel finale di Disonorata sembra quasi una liquidazione da parte di von Sternberg della relazione artistica e sentimentale con la diva tedesca. Infatti, mentre la Dietrich riparte per Berlino Jo gira, senza molta convinzione, anche un film senza di lei, l’unico del periodo, An American Tragedy (1931).
Ma in realtà Jo non può fare a meno di Marlene e Marlene di Jo. Il 1932 sarà l’anno di ben due film della coppia, il primo dei quali, Shanghai Express, vero melodramma esotico, sarà campione d’incassi e farà vincere l’Oscar al direttore della fotografia Lee Garmes. Alcune inquadrature di Shanghai Express, dove la Dietrich è illuminata da una luce magica diventano vere e proprie icone della diva che ritroviamo ancora oggi in cartoline e poster.
Ed il sentimento personale ed artistico di Jo verso Marlene sembra emergere da queste sue parole: “Traspare in lei una strana mistura di sofisticazione mondana e di raffinamento culturale. Porta addosso l’illusione della perfetta indifferenza.” Che si attagliano perfettamente alla presenza ammaliante di Marlene in Shanghai Express, avvolta in incredibili costumi, neri, sfavillanti, piumati, nuova enigmatica imprendibile “Feathers”.
L. Giribaldi