Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Fritz Lang in America
REGIA: Fritz Lang
SOGGETTO: dal romanzo The Bloody Spur di Charles Einstein
SCENEGGIATURA: Casey Robinson
FOTOGRAFIA: Ernest Laszlo
MUSICHE: Herschel Burke Gilbert
PRODUZIONE: Bert E. Friedlob per RKO
INTERPRETI: Dana Andrews, Rhonda Fleming, George Sanders, Ida Lupino, Vincent Price, Thomas Mitchell
ORIGINE: USA 1956 DURATA: 100′
Una ragazza viene uccisa nel suo appartamento da un maniaco che su uno specchio lascia un messaggio scritto con il rossetto. Il patron della Kyne Enterprise convoca i suoi caporedattori perché si buttino sulla notizia per terrorizzare tutte le donne d’America con “l’assassino del rossetto”. Ma poco dopo Mr. Kyne muore e all’interno dell’agenzia si scatena una feroce competizione per la successione.
Penultimo film americano di Lang e secondo capitolo della cosiddetta “newpaper’s trilogy”, Quando la città dorme è uno dei noir più interessanti di tutti gli anni Cinquanta, nel quale il filone realistico-giornalistico si coniuga ad una dura critica dello spietato arrivismo insito nella società americana. In una sceneggiatura di partenza già interessante di Casey Robinson, Lang aggiunse particolari dai suoi famosi ritagli di giornale: “Mi ricordai di quel caso di omicidio realmente accaduto a Chicago, in cui un uomo scriveva sullo specchio: «Per favore prendetemi prima che uccida ancora». Il cast del film è veramente straordinario e ben assortito: Lang riuscì ad organizzarlo dando ad ogni divo una parte che non comportasse più di quattro-cinque giorni di ripresa a testa.
Nonostante Quando la città dorme descriva una società marcia dove il maniaco assassino non è peggiore dei cinici giornalisti che vogliono sfruttare le sue imprese per avanzare nella scala professionale, Lang impose un lieto fine al film: “Di questi tempi, in cui la gente ha paura di tante cose, credo che un lieto fine soddisfi il pubblico più di un finale molto triste.”
L. Giribaldi