Sabato Noir
presenta Leandro Giribaldi
Notorius di Alfred Hitchcock
versione originale con sottotitoli
La giovane Alicia Huberman (Bergman), il cui padre è stato condannato a vent’anni come spia nazista, si innamora dell’agente segreto Devlin (Grant), incontrato ad un party. Costui in realtà l’ha contattata per proporle una rischiosa missione a Rio de Janeiro per smascherare un gruppo di nazisti.
La storia ripropone “il vecchio conflitto fra amore e dovere” (Hitchcock) ed è molto interessante come lo stesso regista racconti l’individuazione del MacGuffin, cioè il nocciolo narrativo della storia, il pretesto che fa ruotare tutti gli eventi, ma che spesso le vicende tendono a nascondere e lo spettatore a dimenticare. Notorious contiene scene da antologia del cinema come il bacio prolungato di alcuni minuti fra Cary Grant e Ingrid Bergman che Hitchcock riuscì a girare aggirando la censura che prevedeva che i baci durassero solo pochi secondi. O come la suspense al cardiopalma creata con la scena della chiave della cantina che la Bergman nasconde a suo marito e che Hitchcock ci fa scoprire attraverso un vertiginoso movimento con la gru dall’alto verso il basso. Notorious (nel titolo italiano era stato aggiunto L’amante perduta), dal cast perfetto (Bergman + Grant + Rains + Konstantin, straordinaria attrice tedesca riscoperta da
Hitchcock per il ruolo della madre edipica), spionaggio o noir, film di suspense o fiaba per adulti? Di sicuro è uno dei capolavori del regista inglese che Truffaut definì così nel famoso libro intervista Il cinema secondo Hitchcock: “Contiene poche scene ed è di una purezza magnifica, è un modello di come dovrebbe essere costruita una sceneggiatura. In questo film lei è riuscito ad ottenere il massimo degli effetti con il minimo di elementi.”
Leandro Giribaldi