Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Noir anni ’50
REGIA: Orson Welles
SOGGETTO: dal romanzo Contro tutti di With Masterson
SCENEGGIATURA: Orson Welles
FOTOGRAFIA: Russell Metty
MUSICA: Henry Mancini
PRODUZIONE: Universal
INTERPRETI: Charlton Heston, Orson Welles, Janet Leigh, Joseph Calleia, Akim Tamiroff, Marlene Dietrich
ORIGINE: USA 1958 DURATA: 111’
L’ispettore messicano Mike Vargas (Heston), appena sposato, varca il confine tra Messico e Stati Uniti insieme alla moglie (Leigh). Proprio in quel momento esplode l’auto di un ricco imprenditore americano, il quale a sua volta ha appena passato il confine. Per competenza territoriale sul posto interviene il capitano americano Quinlan (Welles) che per svolgere l’indagine dovrà stringere una collaborazione (conflittuale) con Vargas.
Dopo circa dieci anni di esilio europeo, Welles torna ad Hollywood, richiamato da Charlton Heston, per dirigere e interpretare L’infernale Quinlan, uno dei noir più celebri della storia del cinema. L’inizio del film sono quattro minuti di memorabile bellezza realizzati con la cinepresa che si muove seguendo le mani di un uomo che installano la bomba sull’auto, poi l’auto che attraversa la città e poi Vargas e la moglie che arrivano a piedi al confine: un unico piano-sequenza, citatissimo, in seguito, da registi, storici del cinema, cinefili. Girato prevalentemente con il grandangolo e utilizzando quando possibile il piano-sequenza, il film ha un cast straordinario, dove giganteggia lo stesso Welles. Welles si era illuso di tornare ad Hollywood, di specializzarsi in particolare nei polizieschi, ma ancora una volta il film gli fu tolto di mano alla fine delle riprese e senza spiegazioni, fu tagliato e rimontato. L’infernale Quinlan era “troppo nero e cupo e strano per loro”, il confine tra bene e male troppo incerto: ancora una volta il cinema di Welles era in anticipo sui tempi, troppo avanti per Hollywood.
L. Giribaldi