Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Noir anni ’50
REGIA: Stanley Kubrick
SOGGETTO: dal romanzo Clean Break di Lionel White
SCENEGGIATURA: Stanley Kubrick, Jim Thompson
FOTOGRAFIA: Lucien Ballard
MUSICHE: Gerald Fried
PRODUZIONE: Harris-Kubrick Pictures
INTERPRETI: Sterling Hayden, Coleen Gray, Jay C.Flippen, Elisha Cook Jr., Marie Windsor
ORIGINE: USA 1956 DURATA: 86’
Johnny Clay (Hayden) sta organizzando una complicata rapina all’ippodromo, mai tentata prima, che può fruttare fino a due milioni di dollari. La banda è composta da cinque persone, fra cui alcuni impiegati dell’impianto e un poliziotto. Ma il cassiere dell’ippodromo (Cook Jr.) si confida segretamente con la moglie (Windsor), la quale a sua volta parla del colpo con l’amante.
Fra i registi emergenti negli anni Cinquanta troviamo il giovane Stanley Kubrick (1928-1999), il quale fra i suoi primi film annovera due noir: Il bacio dell’assassino (1955) e Rapina a mano armata (1956). Ma Kubrick, perfezionista assoluto, considera Rapina a mano armata il suo vero primo film, trattando i precedenti alla stregua di esercitazioni. Regista americano anomalo che solo una volta girò ad Hollywood, Kubrick fin dall’inizio aveva fatto dell’indipendenza un principio inderogabile: “Conobbi Jim Harris, che era interessato a investire nell’ambiente cinematografico, e insieme fondammo una società di produzione. Il primo soggetto che comprammo fu Rapina a mano armata.” Essere indipendente per avere il controllo totale del film, questo era l’obiettivo di Kubrick. E Rapina a mano armata non è un noir come gli altri, si staglia nettamente dalla media: geniale l’uso del tempo cinematografico, per cui ogni bandito racconta sincronicamente la vicenda, aggiungendo particolari che solo lo spettatore alla fine potrà ricostruire nella sua interezza; geniale l’uso del grandangolo e dei piani sequenza. Come notò Welles, con Rapina a mano armata nasce un grande autore.
L. Giribaldi