Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Fritz Lang in America
REGIA: Fritz Lang
SCENEGGIATURA: C. Graham Baker, Gene Towne
FOTOGRAFIA: Leon Shamroy
MUSICA: Alfred Newman
PRODUZIONE: Walter Wanger per United Artists
INTERPRETI: Sylvia Sidney, Henry Fonda, Barton MacLane
ORIGINE: USA 1937 DURATA: 86’
Joan (Sidney) si licenzia da segretaria dell’avvocato Whitney (MacLane) per accogliere il fidanzato Eddie Taylor (Fonda) che, assistito dallo stesso avvocato, sta uscendo dal carcere dopo tre anni di detenzione. Eddie e Joan si sposano e vogliono rifarsi una vita, ma i pregiudizi della gente renderanno questo loro proposito molto difficile.
Secondo film americano di Lang e secondo film della cosiddetta “trilogia sociale” , Sono innocente, come Furia (l’altro titolo della trilogia è You and Me) è il dramma di un uomo emarginato e perseguitato dalla società. Si può definire anche un precursore del noir, come in questi termini lo era anche Furia. Rispondendo però ad una domanda di Peter Bogdanovich nel libro-intervista Il cinema secondo Fritz Lang proprio riguardo alla classificazione come “protesta sociale” di questi film, Lang rispondeva che il tema era sempre quello dell’uomo in lotta contro il destino, contro il fato. Un tema da lui affrontato quasi in ogni film, a partire da uno che aveva proprio questo titolo (Destino, del 1922). Dopo aver realizzato Furia con la MGM, Lang cambiò società di produzione e passò alla United Artists. Ma anche in questo caso i rapporti con i produttori non migliorarono. Sono innocente risulta oggi più breve di 15-20′ della versione voluta dal regista tedesco, in quanto alcune scene furono tagliate dai produttori perché giudicate troppo violente. Nonostante questo Lang si dichiarava soddisfatto del risultato, anche se “quando si finisce un film, anche il migliore, è tanto al di sotto di quel che si voleva veramente, tanto al di sotto dell’idea che se ne aveva, che è molto facile fare delle critiche…”
L. Giribaldi