via Reginaldo Giuliani, 374 Firenze

IL TERZO UOMO sabato 27 gennaio ore 18:00 versione originale con sottotitoli


Sabato Noir

presenta Leandro Giribaldi

IL TERZO UOMO (1949)

durata 104’

REGIA: Carol Reed
SOGGETTO E SCENEGGIATURA: Graham Greene
FOTOGRAFIA: Robert Krasker
MUSICA: Anton Karas
PRODUZIONE: Alexander Korda, David O Selznick per London Film Production
INTERPRETI: Joseph Cotten, Alida Valli, Orson Welles, Trevor Howard
ORIGINE: Gran Bretagna; DURATA: 104’


Nell’immediato dopoguerra Vienna è divisa in quattro settori controllati da americani, francesi, inglesi e russi. Lo scrittore americano Martins (Cotten), al quale l’amico Harry Lime (Welles) ha offerto un lavoro, arriva in città. Poco dopo Martins scopre che il giorno prima del suo arrivo Lime è morto in un incidente.
Noir eccentrico, di produzione anglo-americana, Il terzo uomo è per certi versi un film leggendario. Scritto con spunti autobiografici dall’inglese Greene, è anche un film di spionaggio, con tematiche che coinvolgevano i drammatici problemi successivi alla seconda guerra mondiale. Leggendaria è la partecipazione di Orson Welles, già diventato il mito di se stesso, inseguito dai produttori per mezza Europa e alla fine convinto dal regista Carol Reed. Straordinario il cast internazionale, con Cotten e Welles americani, Alida Valli italiana, ma di origini mitteleuropee, Howard inglese e una folla di caratteristi austriaci e slavi. Di grande fascino, ma anche molto realistica, l’ambientazione viennese tra le macerie del dopoguerra, le truppe e le polizie degli occupanti, la babele linguistica. Splendida infine, la regia dell’inglese Reed, della quale per molto tempo era circolata la leggenda (appunto!) che in realtà si trattasse di una co-regia insieme a Welles. Questa ipotesi fu smentita dallo stesso Welles molti anni dopo, anche se lo stile del film deve molto alle atmosfere dell’espressionismo, del primo noir americano, dello stesso Welles, aiutato da un’eccezionale fotografia: e l’idea delle inquadrature oblique (Dutch angle) era stata proprio di Carol Reed. Memorabile anche la colonna sonora di Karas.

Leandro Giribaldi


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