via Reginaldo Giuliani, 374 Firenze

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO sabato 19 aprile ore 18


Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Cinema e Letteratura

LE AVVENTURE DI PINOCCHIO (1972)

REGIA: Luigi Comencini

SOGGETTO: dal romanzo omonimo di Carlo Collodi

SCENEGGIATURA: Suso Cecchi D’Amico, Luigi Comencini

FOTOGRAFIA: Armando Nannuzzi

MUSICHE: Fiorenzo Carpi

PRODUZIONE: RAI, ORTF, Bavaria Film

INTERPRETI: Andrea Balestri, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida, Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Vittorio De Sica

ORIGINE: Italia; DURATA: 135’

Il povero falegname Mastro Geppetto (Manfredi), dopo aver visto passare il teatro di Mangiafoco, ha l’idea di costruirsi da sé un burattino che chiamerà Pinocchio. Con sua grande sorpresa si accorge che il pezzo di legno che Mastro Ciliegia è stato ben lieto di regalargli parla, muove gli occhi ed infine che il burattino ha una sua vita autonoma, irriverente e ribelle.

Comencini e la sua sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico operano un adattamento che riguarda soprattutto l’aspetto del burattino/bambino, irrealizzabile ai tempi nella forma descritta dal romanzo.

Le avventure di Pinocchio di Comencini è quasi un racconto neorealista, trascinato dalle irresistibili invenzioni collodiane e dalle musiche di Carpi. Restando molto fedele allo spirito dello scrittore fiorentino: “Non ho mai considerato il libro di Collodi come una favola, – diceva Comencini – Pinocchio è un racconto contadino e lo studio di un carattere con tutti gli aspetti universali e tipici dell’infanzia.” Nello straordinario cast (Manfredi splendido Geppetto, Lollobrigida, De Sica, ecc.) spicca la simpatia sfrontata di Andrea Balestri che interpreta Pinocchio, ma geniale è anche la scelta di Franco Franchi e Ciccio Ingrassia come Gatto e Volpe, fino a quel momento attori di film di serie B.

Fra le moltissime versioni cine-televisive, che siano cartoni animati o live-action (compresa quella, seppur splendida di Disney, che però ha poco a che vedere con l’originale collodiano), realizzate da Le avventure di Pinocchio, quella di Comencini resta a tutt’oggi la più memorabile e fedele al testo.

L. Giribaldi


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