Leandro Giribaldi presenta, per la rassegna Ernst Lubitsch
MONTECARLO (Monte Carlo, 1930)
REGIA: Ernst Lubitsch
SOGGETTO: dal racconto Blaue Küste di Hans Müller e da un episodio di Monsieur Beaucaire di Booth Tarkington nella riduzione teatrale di Evelyn Sutherland
SCENEGGIATURA: Ernest Vajda
FOTOGRAFIA: Victor Milner
MUSICHE: Richard Whiting, Frank Harling
PRODUZIONE: E. Lubitsch per Paramount
INTERPRETI: Jeanette MacDonald, Jack Buchanan, ZaSu Pitts, Claude Allister
ORIGINE: USA; DURATA: 91’
Nel giorno del loro matrimonio, il principe Otto von Liebenheim (Allister) viene abbandonato dalla promessa sposa, la contessa Elena Mara (MacDonald). Insieme alla cameriera (Pitts), la giovane donna fugge in treno verso Montecarlo, per tentare la fortuna al casinò, dove incontrerà il conte Rudolph (Buchanan).
Secondo film sonoro di Lubitsch e seconda commedia musicale, dopo il grande successo del film precedente, Il principe consorte.
Il film colpì molto, al tempo, per Beyond the Blue Horizon cantata in treno da Jeanette MacDonald, con un ardito montaggio fra la cantante, i dettagli della locomotiva e i contadini francesi (comparse californiane di Hollywood!) che salutano dai campi.
Anche in questo caso infatti Lubitsch propone un’ambientazione europea per la sua storia, un’Europa di cartapesta dove è possibile sviluppare i suoi arditi intrecci amorosi, con allusioni erotiche molto esplicite (di lì a poco il codice Hays bloccherà decisamente il “libertinaggio” in voga fin dagli anni Venti).
Oggi invece colpisce la ripresa da parte di Lubitsch di tematiche e situazioni utilizzate in passato (ad es. Lo scoiattolo per un episodio nel finale del film), o che svilupperà maggiormente nel futuro, come di lì a poco nel capolavoro Mancia competente (1932). E lo svolta decisiva in Montecarlo avviene durante uno spettacolo teatrale interno al film, tema affrontato totalmente e genialmente – il corto circuito cinema-teatro-realtà – nell’altro capolavoro successivo Vogliamo vivere (1942).
L. Giribaldi